mercoledì 22 aprile 2009

Il mio tempo perduto


Ieri, 22 Aprile 2009, in una riunione familiare ho letto una delle mie ultime poesie dal titolo
"Il mio tempo perduto" che è un inno alla dolcezza degli splendidi sorrisi dei miei nipoti Alessandra e Marco e Andrea Lacagnina.

Il mio tempo perduto
La mattina,
quasi sempre,
dalle sei alle sei ed un quarto,
sintonizzatomi su RAI uno,
mi faccio catturare
dal tempo perduto,
il mio tempo perduto,
quello di quando avevo
diciotto venti anni,
quando in Italia
si gridava al miracolo economico
e per le strade ruggiva la contestazione
che prometteva di rinnovare il mondo
migliorarlo,
ripulirlo dallo sfruttamento,
i sopprusi,
le ingiustizie,
ed io,
figlio piccolo borghese del mio mondo di periferia,
assaporavo le canzonette
accompagnate dall'orchestra di Cinico Angelini
che suonavano le note:
tu sei romantica
amica delle nuvole...
questa piccolissima serenata
con un fil di voce...
amare un'altra dopo te...
nel blu dipinto di blu
e volare, volare felici...
Ma non so propria
cos'altro avrei potuto fare
oltre a sognare
di trovare una sistemazione
e mettere su famiglia...
Ma sì,
avrei potuto contestare,
prendere a simbolo
l'immagine di Che Guevara,
immortalata da quella foto
scattata da Alberto Korda
e poi,
poi,
come quasi tutti gli altri,
per recuperare il tempo perduto,
avrei cercato e trovato
una sistemazione,
mi sarei sposato,
messo su famiglia,
cresciuto i figli.
Ma propria questo ho fatto,
non ne sono particolarmente fiero,
non perchè in cio'
c'è qualcosa di disdicevole,
ma perchè
non ho mai veramente sognato,
sperato,
impegnato con alti ideali.
Ma se guardo
i miei dolci nipoti,
Alessandra e Marco
e il mio ultimo nipotino,
Andrea ,
magnifico bimbo di sei mesi,
che ora inizia a balbettare
pà, mà, pà...
allora dico
che non ho perso tempo,
e questa certezza me la danno
i loro splendidi sorrisi.
Ninoelle